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O.C.M.A. – Devil (1953 – 1957)
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Anche il 175 a 4 tempi aveva il basamento molto simile a quello della Parilla, e anche questa strana circostanza contribuisce ad alimentare la leggenda.
Si dice che questa eccessiva somiglianza diede l’opportunità alla Devil di produrre sin da subito moto efficienti e competitive, saltando la fase dello studio e della progettazione, ma le creò più di un problema successivamente quando cominciarono a fioccare le cause di risarcimento danni.
In effetti la Devil, messa alle strette dalle concorrenti, dovette subire pesanti guai economici.
Sotto il peso dei debiti la Officina Costruzioni A. Martinelli – Devil chiuse i battenti nel 1957.
Quando già la fabbrica era ormai dismessa, venne attivata la procedura per la sua liquidazione.
Circa 2000 esemplari del modello a due tempi da 160 cc, in versione stradale, oggetto del contendere e invenduti, vennero depositati presso i Magazzini Generali di Bergamo.
Nello stesso periodo il concessionario Rumi in Argentina sollecitava l’invio di moto economiche, ma di cilindrata superiore a 125 cc.

Le moto Devil furono acquistate dalla Rumi a prezzi assolutamente vantaggiosi, come si conviene in questi casi; per l’acquirente fu relativamente facile fondere nuovi carter laterali (marcati Rumi) e stampare nuove decalcomanie sul serbatoio; con questa nuova veste, vennero spedite tutte in Argentina, lontano da eventuali “concorrenti” non molto tolleranti.
Lo stock intero venne commercializzato laggiù dove è stato appunto trovato l’esemplare riprodotto nella foto.

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