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Nel 1954 si corse la prima edizione del Campionato Italiano della Regolarità, cui  presero parte tutte le più importanti Case Italiane, ben 17 Squadre d'Industria (in rappresentanza di 13 differenti marchi), scesero in lizza per l'assegnazione del titolo.
La Ducati fu presente con due distinte Squadre e si mise in luce sin dall’inizio con le sue leggere, ma veloci 98.
Nella prima prova, si classificò 1° ex aequo, a 0 penalità, insieme con altre cinque rivali, Rumi, Mi-Val, Parilla, Bianchi e Motom.
Nella classe 100 tutti e sei i piloti della Ducati, Franco e Alberto Farnè, Zitelli, Bertolotti, Malaguti e Gandossi, risultarono primi ex a equo a 0 penalità:
La seconda prova, denominata Scudo del Sud, con epicentro a Foggia, si sviluppava su tre giorni di gara durante i quali i piloti toccarono Bari, Potenza, Salerno, Avellino, Benevento, Matera, Taranto e Campobasso.
La gara si dimostrò indubbiamente impegnativa, su strade non facili, piene di insidie, che tuttavia non arrestarono lo slancio degli uomini e l'ormai collaudata potenza e resistenza delle macchine.
Alla fine dei tre giorni di gara il numero degli avversari a 0 punti si ridusse ulteriormente; la squadra Ducati A risultò ancora una volta 1° ex a equo, insieme con Mi-Val e Rumi.

La terza prova, la terribile Valli Bergamasche, alla sua 7° edizione, disputatasi nel triangolo Bergamo, Clusone, Lovere  il 28 e 29 giugno 1954, si dimostrò insuperabile per le 98 della casa bolognese.
I migliori risultati li ottennero Alberto Gandossi, 6°, ed Alberto Farnè 20°, che equivalsero, per la Ducati, ad abbandonare ogni speranza di vittoria.
Sempre in sella ad una 98,  Franco Farnè venne chiamato a comporre la squadra Italia A (insieme con Riva e Carissoni) in lizza per il Vaso d’Argento, alla Sei Giorni inglese di Llandrindod Wells.
Farnè conquistò la medaglia d’argento e l’Italia si classificò quarta nel Vaso.
Un’altra medaglia d’argento fu conquistata da Malaguti, sempre in sella ad una Ducati 98.

1955 – Nel 1955, Taglioni concentrò i suoi studi su di una moto da 100 cc, monocamma e con coppia conica; il risultato fu la Gran Sport 100, detta Marianna, rapidamente affiancata dalla versione maggiorata a 125 cc.
Fin dall'inizio, la Gran Sport dimostrò il suo valore vincendo la sua prima gara, e continuando a dominare le prove di lunga durata.
Il migliore quell’anno fu Giovanni Degli Antoni, che proprio in sella alla nuova moto si classificò 3° al Motogiro e 1° di classe nella Milano-Taranto. Sempre alla Milano Taranto, la Ducati ottenne un altro primo posto, nella classe 125, con Giuliano Maoggi.


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