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1959 – L’entusiasmante sequenza di affermazioni internazionali proseguì anche nel 1959, anno ricco di iniziative e risultati.
La Gilera, infatti, rinnovò completamente la sua gamma, presentando al pubblico una moderna moto stradale, denominata Giubileo (ricorreva infatti il cinquantenario della sua nascita), nella duplice versione da 98 e 124 cc.
Rispetto al passato cambiò, o meglio, migliorò tutto.
Il telaio più snello e robusto permetteva una guida più sciolta, i motori dalle dimensioni più ridotte e compatte consentirono una miglior distribuzione dei pesi; la maggior potenza aumentò la competitività.
La nuova frizione a dischi multipli in bagno d'olio risolse definitivamente l’unico problema che sino ad allora aveva afflitto le moto di Arcore e spianò la strada a nuove, esaltanti vittorie.
Il “Giubileo” incontrò i favori del pubblico, ebbe una lunga vita, ricca di successi commerciali e agonistici, tanto da restare in produzione sino al 1970.
Queste le specifiche dei due modelli iniziali da cui derivarono le successive versioni Sei Giorni  e Sei Giorni special.

Giubileo 98
Motore: 4 tempi monocilindricomm 50x50
cm3 98,2 con valvole in testa parallele, comandate ad aste e bilancieri
Rapporto di compressione: 7,8:1
Potenza e regime: cv 5,8 a 7000 giri
Testa e cilindro: in lega leggera - in ghisa
Carburatore: Dell’Orto 18
Accensione: a volano - magnete 6V 32 W

Giubileo 124
Motore: 4 tempi monocilindrico mm 56x50
cm3 123,2 con valvole in testa parallele comandate ad aste e bilancieri
Rapporto di compressione: 10:1 
Potenza e regime: cv 10 a 7500 giri - cv 10,5 a 8500 giri
Testa e cilindro: in lega leggera
Carburatore: Dell’Orto UB 20 BS - Dellorto UB 22 BS
Accensione: a dinamo - batteria - ruttore 6V 13W

Giubileo 98/124
Lubrificazione: con olio nel carter
Frizione: a dischi multipli a bagno d'olio
Cambio: in blocco a 4 rapporti, comando a pedale
Trasmissione: primaria a ingranaggi, secondaria a catena
Telaio - passo: a culla semplice aperta - mm 1250
Sospensione anteriore: con forcella telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante con ammortizzatori idraulici
Ruote: a raggi in acciaio da 17"
Pneumatici: ant. 17"x2.50, post. 17"x2.75
Freni: ant. a tamburo centrale, post. a tamburo laterale

Le nuove macchine vincenti derivarono direttamente da questi modelli e immediatamente dopo la loro presentazione al pubblico, ad Arcore si misero al lavoro per fornire ai propri piloti ufficiali un’adeguata versione per le  competizioni in fuoristrada.
Le modifiche, almeno inizialmente, furono modeste, ma come già accaduto per la 175, poco alla volta tutta la moto fu rivista e migliorata.
La così detta "prima serie", aveva veramente poco per essere un "bolide da regolarità" e l’eloquente sella lunga, biposto, che compare sulle foto, è da moto strettamente commerciale.
Poi aumentarono le misure delle ruote, 18 posteriore e 19 anteriore, i parafanghi si alzarono leggermente, lo scarico rimase basso e silenziato e la sella lunga di serie, ma i motori furono ampiamente potenziati.
Curiosamente, le attenzioni si limitarono alla versione di minor cilindrata, il Giubileo 98, che si affiancò all’ormai “vecchia” 175, giunta alla fine del suo ciclo.
La Gilera quindi, nel 1959, corse solo in due classi, la 100 e la 175 cc. in tutte le competizioni più importanti della stagione, trascurando completamente la classe 125, nella quale si cimentarono solo alcuni privati.
La scelta di concentrarsi solo sulla classe sino a 100 cc non fu una bizzarria, ma una scelta ampiamente ponderata, giustificata dalle medie decisamente più favorevoli rispetto alla classe 125 cc.


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