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1966 – Il modello “Regolarità” fu un autentico successo, ma durò solo un anno, rapidamente sostituito dall’ancora più performante “Regolarità Casa”.
Nel 1966, fu proposta infatti, una seconda versione ulteriormente migliorata, denominata “Regolarità Casa”, dotata del nuovo cambio a cinque marce e delle forcelle Ceriani gran prix davanti e dietro.
In un primo momento il Regolarità Casa fu proposto con la marmitta bassa, sul lato destro, la stessa del primo modello, ma già nel corso della stagione uscì un nuovo sistema di scarico alto, con uscita sul lato sinistro.
In campo agonistico la Gilera bissò il successo dell’anno precedente.
Nelle prove internazionali subì il predominio delle due tempi tedesche, ma in campo nazionale non ebbe rivali.
Alla Valli Bergamasche, il migliore fu Fausto Vergani, 5° assoluto, su Gilera 124.
Come l’anno precedente, anche nel 1966 la Gilera non partecipò alla Sei Giorni, ma nel Campionato Italiano colse una grande affermazione, si aggiudicò sia la classe 100 cc con Luigi Gorini, che la classe 125 cc con  Eugenio Saini.

1967 – Anche nel 1967 proseguirono i successi della Gilera che vide i suoi piloti sempre in prima fila.
Alla Valli Bergamasche, Carlo Moscheni, in sella ad una Gilera 160 si classificò 4° assoluto, primo degli italiani.
La Gilera colse un importante successo anche alla Sei Giorni polacca di Zakopane:
Giuseppe Panarari e Roberto Mongini (Gilera 98), Carlo Paganessi, Arnaldo Farioli, Eugenio Saini, Francesco Foresti e Carlo Paganessi (Gilera 125), Carlo Moscheni (Gilera 175), conquistano tutti la medaglia d’oro.


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