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Valli Bergamasche Revival 2003
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Il motociclismo in realtà è uno sport individuale anche se a volte si compongono delle squadre, proprio perché mentre si corre si è soli in mezzo alla natura.
In ogni modo il sorriso che Heinz mi fa prima di firmare il secondo autografo non è neanche di compatimento, forse ha capito quello che volevo dirgli e apprezzato la mia battuta.
Aspetta, ma quello è Rolf Witthöft. Anche lui ha corso con l’Hercules, e poi vinceva sulle Zündapp… ma non è grave. A questo punto autografo anche da lui. E con un bel sorriso accetta e scrive.
Sto semplicemente camminando in mezzo a loro, e anche se per molti, tutti questi signori sono dei perfetti sconosciuti, non lo sono per me, e non lo sono qui.
Ma un’accelerata più potente delle altre mi rimette con i piedi per terra. Se voglio andare a vedere la gara, devo precedere i piloti sul percorso.

Ambiente
Eccoci tutti qui, appoggiati alle transenne del Parco Chiuso a guardare, ammirare, commentare, criticare, sminuire ed esaltare i mezzi meccanici degli altri, ma anche ad abbracciare, stringere mani o semplicemente salutare con un gesto della mano amici, campioni, conoscenti e sconosciuti.
Insomma il circo è fuori, non dentro. Siamo noi i gatti delle mulattiere, gli scoiattoli dei sassi e le lepri dei prati. Anche se viaggiamo in sella ai nostri mezzi meccanici.
Dopo tanti anni di digiuno, ora che siamo tornati a respirare in questo ambiente quasi fosse un tuffo nel passato, siamo tutti contenti di rivederci, di bere un bicchiere insieme e di affrontare nuove sfide, anche contro noi stessi.
La competizione, invece, si rivela più reale del vero, ma fortunatamente non per tutti, qualcuno ancora, probabilmente come ai tempi, lo fa per divertirsi, per tirarsi un po’ in giro.
Sapete benissimo, però, che un rancore può sopire dentro se stessi per anni, e questa è una di quelle occasioni in cui questi sogni di rivincita si risvegliano.
Tornano alla mente i ricordi più reconditi: “Nella gara di Treviglio del 1968 tu mi hai passato all’interno della curva facendomi quasi uscire dal sentiero e poi mi hai battuto per 10 punti. Adesso ti sistemo io e ti batto nel fettucciato!” magari aggiungendo tra sé e sé “Vecchio rimbambito!”.
Ma poi, il fair play scatta automaticamente e la naturale competitività insita nell’uomo rientra istantaneamente tra i parametri di civiltà e correttezza.
Se trovi il tuo acerrimo antagonista fermo in mezzo al bosco, sarai proprio tu il primo a fermarti per aiutarlo, magari sorridendo sotto i baffi…

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