Nel Settembre del 2003 ci siamo detti arrivederci! Siamo stati di parola ed ora siamo di nuovo qua. Noi e la Scuderia Fulvio Norelli che ha nuovamente organizzato la Valli Bergamasche Revival. Anche stavolta la lunga attesa è stata premiata dal solito alto livello del parco macchine, dall’entusiasmo dei piloti, dalle montagne Orobiche, dal folto pubblico e, dulcis in fundo, dal sole.
Dopo un Venerdì passato sul campo per gli ultimi preparativi, fettucciato compreso, Sabato all’alba iniziano le operazioni preliminari dell’organizzazione con la tracciatura dei posti nell’area del Parco Chiuso. Il tempo sembra propizio e ben presto tutto è pronto per accogliere le prime moto.
I piloti arrivano alla spicciolata, alcuni già Venerdì sera, e fin dal mattino presto sembrano animali selvatici che sanno di dover entrare gabbia, il Parco Chiuso, con le loro moto, ma ci girano intorno continuando a rimandare, o meglio, si fanno dei gran bei giri per vedere il fettucciato, per controllare la carburazione “là in alto”, o per verificare freni e sospensioni, poi ritornano, “annusano” la gabbia e se ne vanno di nuovo. Qualche moto perde un po’ di olio (starà segnando il territorio?).
Poi, finalmente, ecco che alle 11e30 entrano le prime moto. Un flusso continuo fino alle 17:00. Entro anch’io per fare un po’ di foto tra le oltre 120 moto parcheggiate. Devo dire che il Parco forse contiene un po’ meno pezzi importanti rispetto al 2003, ma il livello medio è sicuramente più alto. Anche se qualche esasperazione si intravede qua e la, le moto sembrano più curate nei dettagli rispetto ai mezzi originali.

A metà pomeriggio una pioggia leggera tenta di guastare l’atmosfera, ma dura solo pochi minuti. Quando il Parco viene definitivamente chiuso tutto il brulichio che lo contornava scema in pochi minuti. Ormai il gioco è fatto per cui non rimane che guadagnare camper e alberghi in attesa della cena di Gala.
Io non sono in splendida forma dato che all’Hercules Day, un mesetto fa, mi sono “svitato” il perone della gamba sinistra per cui mi aggiro per il paddock munito di vite alla traditora, piastra in lega leggera e stampelle. Ciò nonostante
Il mio Hercules però non l’ho lasciato in garage e penso di usarlo per raggiungere la conca dell’Alben. Certo che due anni fa mi ero divertito molto a fare tutto il giro seppur con qualche indecisione nella carburazione… L’amico, nonché Presidente della Norelli, Massimo Sironi, quando vede la mia moto mi affronta in modo deciso chiedendomi se fossi matto e si calma, apparentemente, solo quando gli spiego che non mi metto certo a fare il giro.