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CMK – Domino (1968 – 1976)
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Più interessato alla progettazione che alla costruzione, Otto si limitò a seguire le moto dei piloti più affezionati, e si dedicò essenzialmente agli studi meccanici da cui derivò una seconda serie messa in cantiere già durante il 1971 e presentata al pubblico nel 1972, ulteriormente irrobustita e modificata nel telaio.
Per questa seconda serie Otto progetta anche un nuovo motore, in cui profuse tutte le sue conoscenze e centrò quasi tutti i suoi obiettivi.

Carter spigolosi e moderni, meccanica robusta ed efficiente, leva del cambio e accensione a sinistra secondo i dettami della miglior scuola tedesca; questa nuova moto aveva tutte le carte in regola per affrontare le difficoltà ai massimi livelli.

Anche in questo caso il cilindro è in alluminio con due luci e la canna è cromata; sul pistone Mahle è montata un’unica fascia elastica molto sottile, mentre il cambio a sei rapporti.

I nuovi mozzi CMK garantivano un’ottima tenuta. Le nuove scatole filtro, molto grandi, vennero realizzate in lamiera di ferro con l’idea di farle in vetroresina una volta definita la forma esatta, ma la cosa non ebbe più seguito.

La previsione della produzione abbracciava una gamma molto ampia e comprendeva ben cinque differenti cilindrate: 50, 60, 75, 100 e 125 cc.
Questa seconda serie venne equipaggiata con ammortizzatori Marzocchi con telai, freni e componentistica varia, praticamente identici per tutte le cilindrate.

Da un depliant originale dell’epoca abbiamo estrapolato i seguenti dati tecnici:
frizione in bagno d’olio, cambio a sei marce e cilindro in lega leggera, per tutte le cilindrate:


50 gs 49.9 cc 39 x 41.8 cv 9.5 a 8800 g/m
75 gs 73.9 cc 47.5 x 41.8 cv 13.5 a 8800 g/m
100 gs 98 cc 50 x 50 cv 16.5 a 8500 g/m
125 gs 123 cc 56 x 50 cv 21 a 8500 g/m
125 mc 123 cc 56 x 50 cv 23 a 8500 g/m
175 gs 172 cc 62 x 57 cv 24 a 8200 g/m
250 gs 232 cc 62 x 57 cv 28 a 7200 g/m


Come si può ben vedere, con eccessivo ottimismo, la programmazione prevedeva addirittura sette modelli differenti, ma i motori da 175 e 250 centimetri cubici non vennero mai realizzati.

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