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BPS (1973 – 1982)
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I due fratelli Portal non approvarono questa scelta, ritenuta troppo commerciale, e decisero di proseguire da soli l’avventura mettendo in produzione, a partire dall’anno successivo, nuove moto, marcate appunto Portal, dando vita ad una nuova fabbrica che si specializzò in mezzi da fuoristrada particolarmente sofisticati e competitivi, probabilmente le più belle moto da fuoristrada francesi del secolo scorso.
L’anno successivo, il 1975, fu comunque un buon anno per la BPS che produsse un totale di 1600 moto.
In effetti in casa BPS non si limitarono a commercializzare sul suolo di Francia le SWM (il noto modello Six Days), rinominate BPS Super Elan Six Jours, ma si distinsero per una gamma molto vasta di modelli, circa 30 tra stradali e non, in parte prodotti in proprio, in parte adattando o modificando moto prodotte altrove come le SWM appunto, cui veniva inizialmente cambiato il serbatoio, la sella e il tubo di scarico o gli Aspes Navaho, con il motore Minarelli 50 cc.
Il 3 e 4 maggio, a Brioude, l’epicentro della regolarità francese, si corre la terza prova di Campionato Europeo.

Dopo il battesimo del campionato di Francia l’anno precedente, questa fu la prima prova internazionale di enduro organizzata in Francia.
La BPS gioca in casa ed è presente in forze.
Quattro piloti nella classe 125: Jean Louis Figureau, Philippe Ramade, Jean-Claude Castres e Jean-Pierre Astruc
Quattro piloti nella classe 175 : Michel Chirouze, Francis Boyer, Jean-Pierre Lloret e Daniel Delavault.
Altri dodici piloti privati completavano lo schieramento, a riprova che la Regolarità francese stava crescendo rapidamente anche e soprattutto grazie alla BPS, ma è oggettivamente difficile pensare che potesse, dopo un lasso di tempo così breve, colmare l’enorme gap atletico-tecnologico che la separava dalle più note squadre d’industria del mondo.
I confronti internazionali erano troppo impari e il migliore dei francesi fu per l’appunto, un giovane e simpatico dentista, Jean Louis Figureau, sesto nella classe 125.
Il 13 ed il 14 di ottobre la BPS partecipò alla ISDT inglese con una sua squadra, ma nessuno dei suoi quattro piloti andò oltre la medaglia di bronzo.
La conquista del Vaso d’argento da parte della squadra italiana all’Isola di Man (Brissoni, Gagni, Petrogalli e Rottigni) tutti in sella a delle SWM, convinse ancora di più i fratelli Boudet della bontà della loro scelta e il rapporto di collaborazione con la SWM si consolidò definitivamente.

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