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ISO - Esselle (1942 – 1976)
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Attraverso un lavoro particolarmente accurato, tuttora riscontrabile nella estrema pulizia delle linee e nella precisione degli incastri, vide quindi la luce una seconda serie della Ellesse.
Dal 1971 al 1976 passarono solo cinque anni, sufficienti però a cambiare radicalmente gli scenari economici e commerciali.
L’ombra lunga della crisi stava falcidiando marchi leggendari e scoraggiò ulteriori investimenti.
L’esperimento non ebbe ulteriore seguito e si concluse così la storia della Ellesse.
Per fortuna non tutto è andato perduto e possiamo registrare con piacere che il primo prototipo, quello del 1971, esiste ancora, pur se smontato e mancante di alcune parti, mentre della seconda serie, quella motorizzata Sachs, esistono tutt’oggi un paio di esemplari, ottimamente conservati.
Da segnalare infine una strana coincidenza.

Nel 1976, quasi contemporaneamente alla Ellesse, i fratelli Portal, noti e ingegnosi costruttori francesi alle porte di Tolosa, presentarono una moto da fuoristrada con il telaio a traliccio e il motore Sachs, montato a sbalzo, che presentava più di un’analogia con la nostra Ellesse.
Riteniamo la coincidenza del tutto casuale e non pensiamo nemmeno lontanamente che uno dei due costruttori abbia copiato l’altro.
Dati i tempi, è molto probabile che gli uni ignorassero l’esistenza degli altri, e viceversa.
Le due idee furono distinte e originali, benché concomitanti.
Sicuramente va ascritto un merito a Lazzati e Sessa, che concepirono quella moto ben cinque anni prima e, anche se non ebbero una gran fortuna , furono sicuramente dei precursori.




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