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1949 – La storia delle moto Müller è simile a quella di tante altre piccole fabbriche artigianali che nacquero nell’immediato dopoguerra in Italia, sull’onda dell’entusiasmo e della passione.
Il suo fondatore, Bruno Müller, valente meccanico d’origini triestine, iniziò, infatti, la sua attività di costruttore a Bologna, nell’officina di via Lame n.356, realizzando moto stradali, di piccola e media cilindrata, motorizzate NSU, che egli stesso, rivestiti i panni del pilota, portò in gara nelle tante competizioni domenicali di quei tempi.
Come suo primo marchio, adottò una rondine stilizzata, che caratterizzò i vari modelli realizzati dal 1949 al 1955, come il ciclomotore Pony, con motore NSU Quickly da 49 cc.

1956 – Chiusa questa prima parentesi imprenditoriale, nel 1956, Bruno Müller andò a lavorare come progettista, prima alla Moto Montagnoli di Verona, poi alla Viberti, rinomata fabbrica metalmeccanica di Torino, all’avanguardia per prodotti, mezzi e tecnologie, tanto da vantare, allora come oggi, una leadership assoluta di mercato.
Bruno Müller partecipò alla realizzazione di un nuovo ciclomotore da 50cc, frutto della collaborazione con un la rinomata fabbrica tedesca Victoria, che fu presentato al Motosalone di Milano a dicembre di quell’anno.
Il ciclomotore, battezzato Vi-Vi 50 Turismo, acronimo dei due marchi aziendali Viberti e Victoria, veniva costruito negli stabilimenti Viberti di Pontevico e, grazie ad un ottimo rapporto qualità prezzo, per diversi anni, fu in cima alla classifica delle più vendute del suo segmento.
Questa esperienza durò diversi anni e permise a Bruno Müller di approfondire le sue conoscenze nella lavorazione dei metalli e nella costruzione di telai moderni e innovativi.


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