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1975 – Le alterne vicende che caratterizzarono la breve, ma intensa vita, di questa raffinata azienda artigiana, hanno un unico filo conduttore che rimanda sempre ad una serie pressoché ininterrotta di scelte perdenti in campo motoristico.
I telai erano validi, ma carenti erano i motori, e le Müller non riuscivano mai a raggiungere il podio come sarebbe stato giusto attendersi da moto così ben costruite.
Mentre telaisticamente e ciclisticamente parlando, le moto Müller eccellevano sin dai loro esordi, precorrendo i tempi ed adottando soluzioni tanto efficienti quanto raffinate, furono pressoché sempre equipaggiate con il motore sbagliato nel momento sbagliato.
A onore e merito della casa cremonese, va detto che le Müller da fuoristrada motorizzate Zündapp furono, probabilmente, più belle ed efficienti delle stesse Zündapp messe in commercio negli stessi anni, ma non colsero mai risultati di grande prestigio perché i motori Franco Morini prima e Zündapp poi, non furono mai al passo con la concorrenza, che vantava sempre o un rapporto, o qualche cavallo, in più delle Müller, che rimasero sempre relegate nelle retrovie, benché nella loro realizzazione fossero profuse energie ed esperienze degne di maggior gloria.

Tardivo fu il passaggio ai motori Sachs, utilizzati solo sulle versioni da cross, o gli esperimenti effettuati con i Minarelli ed altre marche ancora.
La mancanza di una evoluzione rapida come quella dell’agguerrita concorrenza, fece invecchiare le Müller talmente rapidamente da farle, letteralmente, sparire dalle classifiche.
Nel 1975 cessò l’utilizzo dei motori Zündapp, sostituiti dai nuovissimi Hiro, ma senza ottenere risultati apprezzabili.
Attorno alla metà degli anni ’70, il concessionario per Bergamo, Angelo Tadini, sulla base di un Müller Regolarità del 1972, montò un motore Zündapp raffreddato a liquido, di quelli in uso sulle versioni stradali prodotte a Monaco.
Per quanto interessante, sotto il punto di vista tecnologico, si trattò di una semplice stranezza meccanica, senza alcuna valenza agonistica.


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