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Monark (1925 – 1976)
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Altri particolari interessanti erano rappresentati dalle Ceriani da 35 mm e i mozzi Sachs.
Fra i mille modi escogitati per proteggere il faro anteriore, le Monark sfoggiarono un accessorio estremamente raffinato: un cappuccio bicolore in materiale sintetico che garantiva l’effettiva efficienza del faro, proteggendolo da qualunque agente esterno.
Queste nuove moto si dimostrarono molto più performanti di quelle di serie, tant’è che la partecipazione alla Sei Giorni dell’Isola di Man (20/25 settembre) si dimostrò un trionfò, collezionando ben 11 medaglie d’oro e tre d’argento.
Meno fortunata la trasferta della rappresentativa francese con Joel Queirel che si ruppe un polso dopo 1 ora e mezza di gara, Daniel Formicari medaglia di bronzo e Nicolas Samofal che si dovette ritirare per la rottura del cambio il 4° giorno, quando ancora era in zona golden medal.
Sul mercato di casa continuò la serie infinita di successi, coronata dalla conquista, per la terza volta consecutiva, del Campionato di Svezia di enduro classe 125.

1972 - I lusinghieri risultati conseguiti sul campo favorirono una rivisitazione stilistica e un’ulteriore proposta commerciale.
A fianco del modello standard, denominato T (15 cv a 7400 gm) venne messa in vendita una versione ancora più competitiva, denominata ISDT Replica, che poteva contare su due differenti motorizzazioni, il Sachs 1251/6B GS, da 18 cv a 8500 gm, ed il 1251/6B GP, da 20 cv a 9200 gm.
Anziché la lunga marmitta a sogliola venne preferita una più moderna espansione, silenziata sul terminale, molto simile a quelle adottate dalle Hercules lo stesso anno.
Per rimarcare la novità e l’immagine sportiva, le fiancatine del serbatoio ed parafanghi, furono colorati di un bel giallo intenso.
Nella 5° prova di campionato Europeo (Swietekrzjski Polonia 8/9 luglio) Bengt Gustavsson (100 cc) e Kurt Gustavsson (125 cc) ottennero due medaglie d’oro.
Tre le medaglie d’oro alla sei Giorni cecoslovacca di Spindleruv Mlyn (l1/16 settembre), tutte nella classe 125, conquistate dai due svedesi Hans Hansson e Lars-Erik Johansson e dal francese Jean Louis Figureau.
Nel corso del 1972 venne allestito un modello militare con motore Sachs a cambio automatico, molto simile all’americana Rokon, denominato M 72, ma senza alcun seguito nelle competizioni.

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