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Il 1981 fu l’anno d’oro della Fantic, il suo anno migliore in senso assoluto, soprattutto perché riuscirono nell’intento di abbinare alle moto migliori, i piloti migliori.
Ad un Team ormai maturo e ricco di capacità si aggiunse un fuoriclasse del calibro di Gualtiero Brissoni, che, transfuga dalla SWM, si rivelò immediatamente anche un ottimo collaudatore.
In stretta collaborazione con il responsabile del Reparto Corse, Giulio Maffessoli, furono testati differenti  forcelloni posteriori, e lavorarono anche sull’inclinazione dello sterzo.
Lo stile di guida di Gualtiero Brissoni era tale per cui il motore era tenuto costantemente al massimo delle sue potenzialità, dall’inizio alla fine di una gara.
Costantemente portato ai suoi limiti, il motore dava alcuni segni di cedimento, e Brissoni, che da pilota esperto, probabilmente, ne conosceva già i vantaggi, insistette molto per avere il cilindro cromato e accoppiato dalla Mahle, che, secondo lui, garantiva il miglior risultato possibile.
Per accontentare la sua richiesta, Peter Durr e Lino Cornago si recarono personalmente a Stoccarda, presso la Mahle, ed i risultati furono sicuramente all’altezza delle aspettative.
Parallelamente anche i fratelli Polini presentarono due nuove ed interessantissime novità.
Dopo la positiva esperienza del 75cc con raffreddamento ad acqua furono allestite anche due versioni da 80 e 125 cc, anch’esse raffreddate ad acqua, affidate rispettivamente a Pietro Gagni ed a Giorgio Poloni.

Tranne la versione da 80 cc in uso a Pietro Gagni, che aveva il radiatore alloggiato sotto il serbatoio, munito di due convogliatori laterali, su tutti gli altri modelli sia da 80 che da 125 cc, fu confermato il nuovo portafaro integrato montato elasticamente fra il manubrio ed il parafango, con il radiatore a vista, anche nella versione cross, ma senza fanale.
La stagione agonistica fu un autentico trionfo con Angelo Signorelli e Gualtiero Brissoni che vinsero praticamente tutto e consegnarono la Fantic alla storia, indiscussa dominatrice mondiale delle prime due classi.
Angelo Signorelli, nella classe 80cc, e Gualtiero Brissoni, nella classe 125cc, conquistarono sia il Campionato Italiano che il Campionato Europeo.
Nel Campionato Italiano, Gualtiero Brissoni si aggiudicò anche l’assoluta.


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