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Nel Campionato Italiano, Gualtiero Brissoni si aggiudicò anche l’assoluta.
Alla Sei Giorni dell’Isola d’Elba (5/10 ottobre), entrambi fecero parte dei Team che si aggiudicarono sia il Trofeo - Titolo Mondiale a Squadre (Gualtiero Brissoni Fantic 125, Gianangelo Croci SWM 500, Alessandro Gritti Kramer 250, Franco Gualdi SWM 250, Luigi Medardo SWM 175, Augusto Taiocchi KTM 501) che il Vaso - Titolo Mondiale a Squadre under 23 (Cesare Bernardi Puch 175, Gianpiero Findanno KTM 250, Andrea Marinoni Zündapp 125, Angelo Signorelli Fantic 80).
Ai già ottimi risultati vanno aggiunti il 3° posto di Pietro Gagni, nella classe 80, ed  il 1° posto di Gualtiero Brissoni, nella classe 125.
La Fantic si aggiudicò inoltre anche la speciale classifica per Squadre d’Industria.
Al palmares di assoluto prestigio, non corrispose, purtroppo, un adeguato rientro economico.
Tutto il mondo dell’enduro stava vivendo un momento difficile, e le sopraggiunte difficoltà indussero la dirigenza a cambiare rotta, ed abbandonare l’enduro, in forte crisi di identità e calo delle vendite, per dedicarsi esclusivamente al Trial.
Con la fine della stagione, in modo del tutto inaspettato, l’intero Team fu sciolto, piloti e tecnici sportivi vennero lasciati a casa e l’impegno produttivo, che proseguì ancora per qualche tempo, si ridusse al completamento delle moto in lavorazione ed allo smaltimento di tutte le giacenze.
La grande difficoltà di quel momento era rappresentata dall’assoluta necessità di compiere nuovi e consistenti investimenti, a fronte di un mercato che si inaridiva giorno, dopo giorno.
Se avessero voluto continuare, infatti, sarebbe stato indispensabile mettere in cantiere nuove moto, costosissimi progetti, che, benché assemblati a livello di prototipo, furono immediatamente abbandonati.

1982 – Dopo la dolorosa decisione di chiudere il Reparto Corse e ritirarsi dall’attività agonistica, il declino della Fantic non fu così immediato come si può pensare, grazie alla sinergia con i fratelli Polini, che continuarono per alcuni anni a preparare le Fantic, con particolare attenzione al modello da 80cc che, grazie al suo nuovissimo motore, si dimostrò competitivo ancora per qualche tempo.
La presenza delle Fantic 80cc dei privati non riuscì però ad eguagliare gli straordinari traguardi della squadra ufficiale.
I risultati migliori si limitarono al 6° posto di Giuseppe Signorelli nella classe 80 alla Valli Bergamasche (Clusone 19/20 giugno).
La crisi del settore fuoristrada si estese rapidamente all’intera fabbrica che, attanagliata dal crollo verticale delle vendite, chiuse i battenti pochi anni più tardi.


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