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1985 – Malgrado le ormai insormontabili difficoltà facessero già presagire la fine della sua entusiasmante avventura, l’impegno di tecnici e maestranze non venne mai meno ed anche le sue due ultime realizzazioni furono all’altezza della loro buona fama.
L’Ancillotti Minarelli 80 PS RG, ulteriomente migliorato nelle forme e nelle performances, adottò il freno anteriore a disco (Brembo o Grimeca), il mozzo posteriore flottante Grimeca da 125 mm ed i parafanghi Acerbis.
Il fratello maggiore, l’Ancillotti Tau 125 PST RG, incrementò la potenza sino a raggiungere 32 cv a 10.900 gm, e fu anch’esso equipaggiato con il freno anteriore a disco Brembo, e le plastiche Acerbis.
Di fronte alla grave e generalizzata crisi settoriale che cominciò a mordere sin dalla fine degli anni ’70, anche in casa Ancillotti iniziarono anni tribolati sino a che, nel 1985, cessò definitivamente la costruzione di motocicli.
La vita della fabbrica continuò differenziando la produzione, spostandosi verso attivirà collaterali, ma in espansione, quali le mountain bikes, o i kit di elaborazione per modelli di altre marche, con grande diffusione sul mercato dei giovani.

Nel corso della sua vita, la ditta Ancillotti cambiò denominazione, dapprima, nel 1970, abbinando al nome la dizione “scarab”, un evidente richiamo allo scarabeo con le ali aperte, che campeggia nel logo del marchio, e successivamente, “Ancillotti Motorcycles”, ma non cambiò mai i suoi connotati essenziali.
Durante la loro lunga e gloriosa carriera, i fratelli Ancillotti si distinsero principalmente come preparatori, agli esordi e nel primo periodo Beta, per poi divenire costruttori di moto esclusive, pur affidando la realizzazione di ogni singola componente, dal telaio ai motori, a ditte esterne.
Molti altri marchi di quei tempi seguirono il medesimo percorso, ma non tutti ottennero i medesimi risultati.
Le moto toscane furono fra le poche in grado di raggiungere traguardi di grande prestigio, sino ad affermare il marchio ai massimi livelli ed ammantare le Ancillotti di quel particolare fascino che solo la vittoria può conferire.

Sabato 11 luglio 2009, presso l’area fun del paddock dell’Autodromo internazionale del Mugello, in occasione della quarta prova del Campionato Italiano di Velocità, è stato presentato alla stampa il prototipo di una nuova moto da fuoristrada, denominata Ancillotti 125 GA (iniziali di Gualtiero Ancillotti), ma si è trattato di un’iniziativa estemporanea, senza alcun seguito.

Ringraziamo per la gentilissima collaborazione e competente consulenza
l’amico Alfredo Gramitto Ricci,
Segretario del Registro Storico Ancillotti.

www.registrostoricoancillotti.it




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