KTM (1955 – 1985)
-
-
pagina
25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36
page
Contemporaneamente inizia la commercializzazione, pur se in piccola serie, del primo modello KTM con raffreddamento a liquido, il 125 LC1, con uno strano radiatore in posizione orizzontale, immediatamente sotto il serbatoio. Marinoni correrà con questo modello fino al 1983.
La poderosa cavalcata durata dieci, lunghi anni, durante i quali la KTM diede la scalata alle classifiche mondiali, nel 1981, subisce una battuta d’arresto.

Rispetto agli anni precedenti, l’intera stagione fu avara di vittorie.
Nessun titolo europeo e nessun titolo italiano sintetizzano in modo significativo la differenza.
Per vedere qualche risultato utile bisogna scorrere le classifiche della ISDT dell’Isola d’Elba (5/10 ottobre) dove la KTM fu partecipe del grande e duplice trionfo della Squadra Italiana.
Il team formato da Gualtiero Brissoni - Fantic 125, Gianangelo Croci - SWM 500, Alessandro Gritti - Kramer 250, Franco Gualdi - SWM 250, Luigi Medardo - SWM 175 ed Augusto Taiocchi - KTM 500 si aggiudicò il Trofeo; altrettanto fecero Cesare Bernardi - Puch 175, Gianpiero Findanno - KTM 250, Andrea Marinoni - Zündapp 125 ed Angelo Signorelli - Fantic 80 che si aggiudicarono il Vaso d’Argento, ma il contributo della KTM non fu certo in linea con le stagioni precedenti.

Aver condiviso questo grande onore con altri quattro marchi famosi, Fantic, Kramer, SWM e Zündapp, se da un lato riempie di soddisfazione, contemporaneamente conferma il momento di smarrimento del marchio e dei suoi piloti migliori; si nota sicuramente la mancanza di un grande come Alessandro Gritti, passato a rimpinguare il palmares della Kramer.
Il risultato individuale più prestigioso lo conseguì Renato Pegurri che si classificò 2° nella classe 175.
Sempre all’Isola d’Elba vennero sperimentati i primi freni a disco Brembo, con ottimi risultati.
Con la stessa estemporaneità con cui la KTM si cimentò nella classe 50, fece la sua prima apparizione anche un piccolo modello da 80 cc del quale risulta però difficile ritrovarne traccia nelle classifiche internazionali.

-
-
-
-
-
-
25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36