KTM (1955 – 1985)
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1983 – Per affrontare la nuova stagione la KTM si presenta sulla scena con 5 differenti modelli, tre a 2 tempi e due a 4 tempi, tutti monocilindrici.
Identico il telaio monotrave sdoppiato in acciaio cromo-molibdeno con la parte posteriore smontabile; sul posteriore viene adottato il sistema monoshock Pro-Lever con ammortizzatore centrale White-Power regolabile e forcellone in alluminio, sperimentato con successo durante la precedente stagione sui modelli da cross.
Cinque modelli sensibilmente differenti l’uno dall’altro:
125 GS LC (123,6 cc), 2 tempi, raffreddato ad acqua, aspirazione mista lamellare, rapporto di compressione 16:1, carburatore Bing da 33 mm, sei marce e 32 cv a 10800 g/min.
250 GS (245,5 cc), 2 tempi, raffreddato ad aria, aspirazione lamellare, rapporto di compressione 12,4:1, carburatore Bing da 38 mm, sei marce.
350 GS (348,9 cc), 2 tempi, raffreddato ad aria, aspirato, rapporto di compressione 10:1, carburatore Bing da 38 mm, cinque marce.
Per tutti frizione multidisco in bagno d’olio e accensione Motoplat Thyristar 6V, forcelle Marzocchi a perno avanzato da 38mm, freni a tamburo (optional Brembo a disco) e cerchi in lega d’alluminio.
350 GS – 4T, (79,5 x 70,4 – 348 cc), 4 tempi, raffreddato ad aria, rapporto di compressione 9,6:1, carburatore Bing da 34 mm, cinque marce.
500 GS – 4T, (89 x 81 – 504 cc) , 4 tempi, raffreddato ad aria, rapporto di compressione 9,8:1, carburatore Bing da 36 mm, cinque marce.

Il motore di questi due ultimi modelli è di provenienza Rotax ed è dotato di 4 valvole a camme in testa; frizione multidisco in bagno d’olio, accensione elettronica 12V 190W e forcelle Marzocchi a perno avanzato da 40mm; freno a disco anteriore Brembo da 230 mm di diametro con comando idraulico, freno posteriore a tamburo e cerchi in lega d’alluminio.
Esteticamente viene introdotta una nota di colore: le selle da sempre color nero vengono rivestite color blu.
Nel corso dell’anno il raffreddamento a liquido si estende anche al modello da 250 cc.
Con queste moto la KTM ritrovò il successo e concluse la stagione con Gilles Lalay (lo sfortunato pluri campione francese morto nel 1992 durante la Parigi - Dakar), primo nella classe 250 alla Sei Giorni inglese di Builth Wells (3/8 ottobre), Andrea Marinoni Campione Italiano ed Europeo, nella classe 125 (con il modello LC1 dell’81) ed Augusto Taiocchi, Campione Italiano nella classe 4 tempi.

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