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Beta (1967 – 198)
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1974 – nel corso del 1974, dopo i positivi test della Valli Bergamasche, dove la Beta si presentò con una marmitta Lanfranconi a sogliola “speciale”, più lunga di circa 15 centimetri, la versione GS venne ulteriormente migliorata grazie all’adozione di un nuovo cambio a sei marce, il cilindro a quattro travasi, il carburatore Dellorto PHB 32A, e la trasmissione interna con ingranaggi a denti dritti; nuovo anche il forcellone scatolato, a sezione rettangolare.
Dopo un anno di collaudi severi, conclusi con la bella medaglia d’argento di Giovanni Gagliotti alla Sei Giorni di Camerino, verso la fine della stagione inizia la commercializzazione della 250 GS, contemporaneamente all’entrata in funzione del nuovo stabilimento di Rignano sull'Arno, una ventina di chilometri a sud di Firenze.
I nuovi impianti erano molto spaziosi e modernamente attrezzati; nelle immediate vicinanze c’era la possibilità di effettuare preziosi collaudi su di una pista asfaltata o in un campo cross con zone naturali e artificiali per le prove di trial e fuoristrada.

1975 – la Beta affronta il nuovo anno principalmente con i due bei modelli, da 125 e 250 cc, messi in produzione nel 1974, le cui caratteristiche principali si possono così riassumere:
Beta GS 125
Motore monocilindrico a due tempi (54 x 54, pari a 123,6 cc), cilindro in lega leggera con canna riportata in ghisa, rapporto di compressione 13,5:1, cambio a 6 marce, carburatore Dellorto PHB 32 A, a vaschetta centrale, raccordato in gomma e accensione elettronica Dansi.
Potenza, 19 cv a 8.750 giri/m
Comandi Magura con plastiche nere e rotelle tendifilo arancio, parafanghi bianchi in plastica flessibile, marmitta a sogliola Lanfranconi montata su silent block, con uscita lungo il lato destro con griglia di protezione, tutta nera, serbatoio in lamiera spigoloso, rosso o blu, con soprastante bauletto porta attrezzi in cuoio Brema.
Telaio in tubi d’acciaio a doppia culla pressoché invariato, ma con vistosi fazzoletti di rinforzo sotto la pipa di sterzo, protezione sottocarter in plastica e forcellone scatolato.
Scatola filtro alloggiata nella triangolazione centrale del telaio con cartuccia di carta, accessibile sollevando la sella.
Forcella teleidraulica Marzocchi con steli da 34mm e sempre Marzocchi sul posteriore.
Mozzi conici Grimeca, cerchi Akront, gomme Metzeler.

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