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Beta (1967 – 1986)
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1977– Il 1977 vide l’avvento della nuovissima 125, la versione RC, che conservò quasi nulla dei precedenti modelli, con telaio, motore e ciclistica completamente nuovi.
Bella, robusta e aggressiva, grazie ad una linea decisamente corsaiola e ad un accattivante serbatoio in alluminio, era sicuramente in grado di confrontarsi con le più belle macchine del momento.
Il motore monocilindrico a due tempi (54 x 54 mm), è dotato di testa e cilindro in lega leggera, canna in ghisa, distribuzione a quattro travasi e un rapporto di compressione da 13:1.
A seconda degli allestimenti e dei mercati di destinazione venne montato sia il carburatore Dellorto PHB 32 AS, sia il più grintoso Bing da 34 mm.
Accensione elettronica Dansi, frizione a dischi multipli in bagno d’olio e cambio in blocco sei rapporti, con innesti frontali
Telaio a doppia culla continua in tubi d’acciaio, sospensioni anteriori Marzocchi da 35 mm e sempre Marzocchi a gas, sul posteriore.
Il forcellone posteriore non è più scatolato ma è un tubolare modellato a sezione ovale per aumentare la rigidezza ed è impreziosito da un ancoraggio mozzo in alluminio, dall’aspetto ipertecnologico.
Confermati i mozzi conici Grimeca, anteriore ø 140 mm e posteriore ø 136 mm, ed ovviamente confermate le misure delle ruote (21 ant. e 18 post), con cerchi in lega leggera Akront.
Bello anche l’accoppiamento dei colori che contraddistingue tutta la produzione:
telaio rosso vivo, serbatoio in alluminio lucidato e parafanghi in plastica bianchi.
Con lo stesso stile, moderno e aggressivo, viene rivista tutta la gamma, dal cinquantino AMX, sei marce, alle potenti 250 e oltre.

Erano anni in cui le grandi case motociclistiche partecipavano numerose alle competizioni, rappresentate da squadroni di autentici professionisti e la loro larghezza di mezzi fu determinante per stabilire i vertici delle classifiche.
Bruno Vavassori e Mario Zanetti non potevano certo contare su di un’assistenza così significativa; a differenza delle altre case che già pagavamo consistenti premi d’ingaggio, la Beta affidava a ciascuno dei suoi piloti solo due moto, una da corsa in uso gratuito e una da allenamento in regalo.
Malgrado il livello di assistenza fosse abbastanza modesto i due si distinsero ovunque si presentarono.
Alla Valli Bergamasche (Bergamo 4/5 giugno), Mario Zanetti si conferma 8° nella classe 350, ma il successo più significativo della stagione lo colsero nel Trofeo FMI dove Bruno Vavassori fu primo nella classe 250 e Mario Zanetti fu primo nella classe oltre 350.
L’eccellente livello raggiunto dalle moto fiorentine è confermato nelle altre discipline, il cross e il trial, dove la Beta concentrò maggiori attenzioni.

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