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1956 - Nel 1956, fu la volta dello "Sbarazzino 100", un nuovo monocilindrico a 4 tempi, anch’esso con distribuzione ad aste e bilancieri, da 98 c.c., da cui prese vita la famosa e apprezzata serie del Corsaro 125, che uscì nel 1959 come veicolo utilitario, ma destinato a segnare la storia.

1961 - Nel 1961, con la versione denominata Corsaro Veloce, moto stradale dalle spiccate caratteristiche sportive, si può dire che ebbe inizio la storia delle Morini da fuoristrada.
Da questo modello infatti, derivarono un po’ tutte le differenti versioni realizzate per un uso regolaristico, in un primo tempo, in modo estemporaneo dai rivenditori o dai rispettivi proprietari, e poi direttamente dalla Morini, dal 1965, al 1972.
Le prime trasformazioni di questa veloce stradale in una macchina da fuori strada, furono praticamente contemporanee alla sua vendita al pubblico.
Interessantissime elaborazioni artigianali, che si limitavano a poche modifiche, come il manubrio largo, i parafanghi alti, una protezione per il faro e la marmitta piegata verso l’alto, ma che già bastavano a rendere competitivo il mezzo.

1963 - Giovanni Collina, nel 1960, lavorava presso la fabbrica Morini e fu sicuramente fra i primi a cimentarsi in queste trasformazioni, ma un grosso impulso arrivò nel 1963, quando la nota officina bergamasca diretta da Aldo Dall’Ara, già impegnata nel fuoristrada agonistico, divenne concessionaria delle Moto Morini per la provincia di Bergamo.
Aldo Dall’Ara, oltre ad essere un ottimo pilota (uno dei protagonisti delle Valli degli anni ’40) e ottimo meccanico, fu il padre di quattro altrettanto bravi piloti:
Franco, Luciano (deceduto nel 1959 a Seregno, durante una gara, in sella ad una Lodola 175), Sandro ed Ezio.
L’Officina Dall’Ara, grazie all’esperienza maturata in Italia e all’estero, era in grado di fornire un’assistenza sul campo completa, nonchè di gestire un team di piloti all’altezza dell’impegnativo circuito internazionale.
Il rapporto di collaborazione fu intenso e proficuo, anche perchè i tecnici bolognesi realizzarono una moto da fuoristrada, molto valida ed effettivamente competitiva, che andò ben oltre le iniziali esperienze artigianali.


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