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1968 – Nel 1968 la Morini confermò essenzialmente il modello dell’anno precedente, con piccoli ritocchi strutturali ed un motore più potente e grintoso.
Rimase pressochè inalterato il telaio monotrave tubolare con doppia culla avvitata e il tubo di scarico libero con uscita sul lato sinistro, così come gli ammortizzatori Ceriani posteriori e le forcelle Bonazzi sull’anteriore.
Anche il 1968 fu un anno ricco di soddisfazioni, che si concluse con la netta vittoria di due classi nel Campionato Italiano, grazie a Signorelli (classe 100) e Gritti (classe 125).

Alla Sei Giorni di san Pellegrino (30 settembre – 5 ottobre), la squadra italiana composta da Arnaldo Farioli (Gilera 125) Francesco Foresti (Gilera 125), Demetrio Bonini (Morini 125) e Giuseppe Signorelli (Morini 125) superò tutti gli avversari e conquistò il Vaso d’Argento.
Il grande successo delle 19 Morini iscritte alla partenza fu coronato da 7 medaglie d’oro, 3 medaglie d’argento e 5 di bronzo.
In questa occasione, in sensibile ritardo rispetto alla sua più agguerrita concorrente, la Gilera, su alcune moto ufficiali, fra cui la 175 di Romualdo Consonni, fu montato un nuovo cambio a cinque marce.
La squadra Morini B (Bonini, Signorelli e Calligola), si classificò prima nella classifica per Squadre d’Industria.


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