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Motos Portal (1975 – 1984)
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1976
2° tipo; Portal 125 V7; telaio a “traliccio” in tubi d’acciaio a vista, cromato con motore Sachs 7 marce, montato a sbalzo.
L’esperienza maturata direttamente sul campo mise le ali all’intera equipe che, archiviato il Campionato 1975, si mise immediatamente all’opera per realizzare qualcosa di effettivamente innovativo, per alcuni aspetti addirittura rivoluzionario.
L’inesauribile voglia di progredire dei fratelli Portal partorì una moto modernissima con un telaio a traliccio in tubi d’acciaio a vista e motore, il nuovissimo Sachs 7V, sospeso a sbalzo, del tutto inediti nel panorama mondiale dell’enduro.
Questo schema progettuale caratterizzò le Portal sino alla fine della produzione.
Il telaio, anche in questo caso cromato, è frutto dell’ingegno creativo dei due fratelli e si fonda sul principio che per ottenere il massimo della rigidità si deve collegare quanto più direttamente possibile la pipa di sterzo con l’asse del braccio oscillante posteriore.
Al fine di raggiungere il massimo dell’affidabilità venne realizzato da un’officina specializzata di Montauban.

E’ dotato di un forcellone posteriore molto lungo che permette di meglio sfruttare gli ottimi De Carbon a gas; l’escursione è talmente ampia da richiedere un efficiente tendicatena, proprio dietro all’asse del forcellone stesso.
Sull’anteriore fanno bella mostra di se le nuove forcelle Marzocchi da 34 mm, con un’escursione di 200 mm; i cerchi sono in acciaio.
Come di consueto, sempre sullo stesso telaio venne approntata la versione da cross da 250cc
Con l’occasione vennero anche sperimentati due potenti motori CZ, tipo Falta, rispettivamente da 250 e 360 cc. L’iniziativa si dimostrò più che valida, ma i noti problemi di “comunicazione” con i paesi d’oltre cortina impedirono che il progetto si sviluppasse.
L’impossibilità di garantire la continuità negli approvvigionamenti di motori e ricambi, spinse i Portal a cercare altrove la soluzione ai loro problemi.
Il 1976 fu senz’altro un anno da dimenticare per quanto attiene i motori.
A parte il problema CZ, tutto sommato marginale, furono i nuovissimi 7 marce della Sachs a non volerne sapere di andare; se il modello da 125 non riusciva a reggere il confronto con le nuove KTM, la miglior efficienza del 175 non poteva vantare grandi ambizioni, costretto a confrontarsi nella classe superiore con le 250 vere.

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