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Motos Portal (1975 – 1984)
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1980
6° tipo; Portal 125 Ranger, telaio a traliccio in tubi d’acciaio a vista, color arancio e plastiche gialle, motore Rotax.
Nel 1980 migliora l’estetica con una forte caratterizzazione sottolineata dall’arancio del telaio ed il giallo molto vivace degli accessori; nelle versioni 380 e 420 anche il motore è color arancio come il telaio. L’evoluzione prosegue e il telaio migliora ulteriormente; il tirante sul fronte del motore si estende sino a divenire una doppia culla completa su tutta la gamma; quest’ultima non era saldata, ma imbullonata ai due estremi in modo da poter facilitare l’operazione di montare e smontare il motore.
La moto è ancora bi-ammortizzatore; solo a fine stagione, in occasione del salone di Parigi, venne presentato il manichino della nuova versione col mono posteriore.
Le nuove moto sono ottime e si distinguono per tutta la stagione; i fratelli Portal si concentrano principalmente sul cross e vengono premiati da Jean-Michel Baron Campione di Francia, classe 250 cc, Jean-Luc Fouchet Vice Campione, classe 125 cc e Michel Combes 4° nella classe 500cc

Nel 1980 nasce anche un interessante rapporto di collaborazione con la Peugeot che crea una fabbrica tutta francese di moto da enduro, da più parti esaltata come l’ultimo baluardo a difesa della Francia, prima dell’invasione delle moto giapponesi.
La produzione andò via via differenziandosi, con le Portal impegnate esclusivamente nel cross e le Peugeot specializzate nell’enduro.
L’esperimento durò tre anni, sino al 1983; il primo esemplare utilizzò un motore Peugeot a sei marce da 80cc raffreddato ad aria, offerto nella versione base da 10 cv ed una sua eventuale trasformazione nella versione corsa da 17cv con un kit (testa, pistone, cilindro e tubo di scarico) aggiuntivo.
Forcelle anteriori Betor da 270mm di escursione per 35mm di diametro e mono ammortizzatore De Carbon sul posteriore.
Le moto furono commercializzate come Peugeot e ne seguirono diverse versioni sino al più sofisticato motore da 125 cc con raffreddamento a liquido del 1983.
Nelle intenzioni di casa Peugeot questi primi esemplari avrebbero dovuto essere affiancati da un 250 ed un 400 cc, ma lo scarso entusiasmo che si generò attorno a queste nuove moto non fu di sprone ad andare oltre.
Malgrado i più che lusinghieri risultati il mercato, già in evidente affanno, cominciava infatti a contrarsi e anche la Portal dovette subire un sensibile calo nelle vendite con una produzione complessiva che scese ulteriormente, attestandosi attorno alle 300 moto.

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