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1984 – Pur avendo, ormai, accantonato ogni velleità agonistica, nel 1984 vide la luce un nuovo modello.
Sempre sulla base della versione da cross, il C2, nel 1984 fu proposta al pubblico la versione da enduro, denominata HE 125 LC, ma si trattò di una semplice proposta commerciale e non di un rinnovato impegno, che la Gilera aveva abbandonato da tempo.
Come altre gloriose aziende del passato, di  tutto quanto abbiamo parlato si è salvato in pratica solo il marchio; di quegli uomini e di quelle macchine è rimasto ormai solo il ricordo.
È doverosa, infine, un’importante citazione: il nome della Gilera è gloriosamente abbinato a quello del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, la cui efficiente organizzazione contribuì sicuramente ad amplificare le sue doti e conseguire l’eccellente serie di successi per cui è rimasta famosa.

La grande moda degli anni ’60 fu quella dei preparatori; in mancanza di moto adeguatamente modificate per le competizioni in fuoristrada, furono numerosi i meccanici che si cimentarono in questa difficile arte ed anche la Gilera, non fu estranea a questo fenomeno.
La categoria dei preparatori è una categoria ampia, all’interno della quale possiamo trovare ottimi e competenti meccanici, ma è praticamente impossibile citarli tutti.
Fra i più noti preparatori di moto Gilera non si può non ricordare Piero e Luigi Frigerio, che nella loro officina di Treviglio, alle porte di Bergamo, realizzarono delle special molto curate, dalle linee aggressive e accattivanti.
Il loro nome è legato, in particolare, ad un gruppo di scoppio dalle forme squadrate e imponenti, capace di conferire all’intera moto un fascino del tutto eccezionale.
Tre le cilindrate in cui i fratelli Frigerio concentrarono i propri sforzi: 175, 202 e 230 cc.
Ai rari modelli originali dell’epoca, si è affiancata negli ultimi anni, anche una discreta serie di repliche.
Pur trattandosi di ottime, ma costose, realizzazioni, poterono contare solo su una ristretta cerchia di piloti privati, sicuramente non in grado di insidiare i piloti ufficiali, che, negli stessi anni, correvano in sella alle Gilera preparate ad Arcore.
Di conseguenza, tutte le Gilera preparate artigianalmente possono vantare uno scarso palamres, si mantennero sempre lontane dal podio e non oscurarono mai le moto preparate dalla Casa che, al contrario, collezionarono un’infinita serie di successi.

Ringraziamo per la gentilissima collaborazione e competente consulenza
l’amico Giorgio Mazzoleni.

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