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1968 – Nel corso del 1967 fu messa in cantiere un’ulteriore evoluzione del modello da fuoristrada, proposto al pubblico a partire dal 1968, con la denominazione Regolarità Competizione, nelle due cilindrate 125 e 175 cc.
Questa terza versione restò in produzione sino al 1973, affiancata dal modello “Regolarità Casa”, che, a sua volta, fu prodotto sino al 1972, solo in una versione economica, con una ciclistica più modesta, declassata rispetto alla prima versione del 1966/67.
La moto, rappresenta l’estrema evoluzione del Giubileo da cui eredita sia lo schema del telaio che quello del motore, ma con molte novità interessanti; il Regolarità Competizione ha un telaio specifico per il fuoristrada.e rappresenta la somma di tutte le esperienze precedenti.
Esternamente, si differenzia dai precedenti per il serbatoio, color rosso bordeaux e la marmitta alta, con uscita sul lato destro.
Gli stemmi in plastica del serbatoio hanno il fondo blu e gli anelli in oro, a differenza di quelli del Regolarità Casa, che hanno il fondo rosso.
Solo sui primi esemplari, sui fianchi del serbatoio furono applicate delle ginocchiere in gomma nera, mutuate dai modelli stradali. Come di consueto, sul suo dorso, è ricavato il vano porta attrezzi.
Sempre sui primi esemplari la pompa dell'olio si dimostrò insufficiente a lubrificare perfettamente la bronzina della testa della biella; per ovviare a questo inconveniente fu montata una pompa più efficiente, a doppia mandata.
I parafanghi in vetroresina, erano fissati con rondelle in gomma antivibranti.
Le sospensioni erano in linea con la tradizione, il meglio che il mercato poteva offrire: forcella e ammortizzatori erano i famosi Ceriani Competizione.
Le ruote (davanti 2.25x19", e dietro con pneumatico 3.50 o 4.00 per 18") erano rifinite con cerchi in acciaio ed il noto mozzo scomponibile posteriore, in modo da poter smontare la ruota senza toccare la corona e la catena di trasmissione.
Il distanziale della ruota era fissato con una catenella al forcellone, onde evitare di perderlo in caso di una riparazione volante.
Le ruote e il serbatoio erano fissate con dadi e bussole filettate dotate di anelli e leve per smontarli rapidamente e senza attrezzi. La batteria fu eliminata, per ridurre il peso ed evitare che la semplice bruciatura di una lampadina mandasse a massa l'intero impianto elettrico.

Motore: a 4 tempi, monocilindrico verticale inclinato in avanti, testa e cilindro in lega leggera, canna in ghisa:
alesaggio per corsa 56x50 con una cilindrata di 123,08 cc, e
alesaggio per corsa 60x61 con una cilindrata di 172,4 cc;
rapporto di compressione 10:1, distribuzione con un asse a camme nel basamento, aste e bilancieri e 2 valvole parallele.
Alimentazione: carburatore Dellorto UB22 BS (UB24 BS) a vaschetta separata, diametro diffusore 22 (24) mm, filtro aria a cartuccia di carta.
Impianto elettrico: accensione a volano magnete 6V-28W e bobina AT esterna.
Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti elicoidali, rapporto 3,895, z19/74, finale a catena sul lato destro, rapporto 4, z15/60 (4,625, z16/58). Cambio in blocco a 5 marce. Valore rapporti: 2,500 (2,062) in prima, 1,631 (1,381) in seconda, 1,174 (1,041) in terza, 0,852 (0,815) in quarta, 0,666 in quinta. Frizione multidisco in bagno d'olio.
Lubrificazione: a carter umido con pompa ad ingranaggi, capacità coppa 1,6 litri.
Telaio: doppia culla aperta in tubi di acciaio, modificato nel forcellone per poter montare il 4.00 e irrobustito nel posteriore.
Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica Ceriani con steli da 32 mm, escursione 145 mm, contenuto olio per stelo 175 cc tipo SAE 20W40; posteriore con forcellone oscillante e 2 ammortizzatori teleidraulici Ceriani Competizione regolabili su 3 posizioni di molla, escursione 70 mm.
Freni: anteriore a tamburo centrale monocamma da 136 mm, posteriore a tamburo laterale monocamma da 150 mm.
Rispetto alla sua verione stradale cambiano i rapporti del cambio e dell'accensione, studiati ad hoc, e, grazie alla potenza di 11,5 CV a 8.500 giri la 124 e 13,5 CV a 8.000 giri la 175, le nuove moto si dimostrarono subito valide e competitive.


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