1978 – Il 1978 fu un anno fondamentale nella storia della SWM, quello che più di tutti, fu determinante per decidere il suo destino.
Tutto, sia sul piano agonistico e sportivo, che su quello commerciale, indicava una forte e costante crescita.
Il vecchio stabile di via XXV Aprile n.1/3, a Rivolta D'Adda, non era più in grado di contenere tutte le attività, che nel frattempo vennero dislocate altrove, pur di far fronte a tutte le necessità.
Il settore corse, espressamente dedicato alla preparazione delle moto da competeizione nella varie discipline dove la SWM era impegnata, regolarità, cross e trial, venne spostato a Treviglio, il magazziono ricambi fu insediato a Badalasco, la sede amministrativa era ancora a Palazzolo Milanese e gli impianti di Rivolta d’Adda vennero adibiti esclusivamente alla produzione di punta.
La linea dei ciclomotori fu trasferita a Guardamiglio (Piacenza), dove era stato ritirato parte di ciò che restava della Mondial.
La soluzione non poteva che essere considerata temporanea e venne quindi deciso di realizzare un impianto nuovo, di grandi dimensioni, adatto a quelle che si ipotizzavano sarebbero state le attività e gli impegni prossimi venturi.
Alle grandi dimensioni aziendali, corrisposero altrrettanto grandi impegni economici, che, in quel preciso momento storico, si pensava di poter fronteggiare con una certa tranquillità.

Sul fronte commerciale solo poche modifiche ai nuovi modelli, come le fiancatine laterali con l’ovale giallo arretrato e più aria attorno agli ammortizzatori.
La novità più significativa fu un nuovo modello da 280 cc, ottenuto aumentando la cubatura del 250, con cui Gugliemo Andreini corse, e vinse, nella classe 350cc.
Il Campionato Italiano si concluse con un grande successo e la conquista di tre classi.
Pierluigi Rottigni si affermò nella classe 125, Gualtiero Brissoni nella 250 e Guglielmo Andreini nella classe 350.
Andrea Marinoni completò l’opera arrivando 3° nella classe 175.
Grazie ai numerosi successi nelle varie classi l’SWM si aggiudicò anche la prima piazza nella speciale classifica per Squadre d’Industria.
Gualtiero Brissoni fu il dominatore incontrastato della classe 250 anche a livello Europeo, dove vinse un po’ dappertutto e concluse la stagione al primo posto.