-
-
pagina
13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24
page



I telai adottati sui GSL vennero migliorati nell'attacco degli ammortizzatori, senza il traversino superiore, nella maggior sezione dei tubi e con quattro grossi fazzolettoni di rinforzo ai tiranti inferiori.
Rispetto alla produzione precedente, i nuovi TF1 presentavano parecchi differenze, come le forcelle Marzocchi ZT1 piuma,  con i foderi in magnesio e la piastra inferiore a V, o gli ammortizzatori Corte e Cosso con vaschetta separata, sul retrotreno.
Il telaio, pur mantenendo invariata la struttura anteriore a monotrave sdoppiata, fu modificato nel retrotreno, con gli ammortizzatori riportati in posizione verticale ed il forcellone di nuovo disegno "a banana", a sezione circolare; nella zona superiore erano inoltre presenti dei grandi rinforzi scatolati che fungevano anche da attacco per gli ammortizzatori.
Il riposizionamento degli ammortizzatori in verticale fu sperimentato artigianalmente e direttamente da Gualtiero Brissoni, copiando i rivali giapponesi nelle gare di cross e successivamente trasferito su tutta la produzione.
Più razionali e leggere anche le pedane rialzate.
Per le cilindrate minori vengono rivisti il motore, le aspirazioni e gli scarichi, i propulsori vengono migliorati nella frizione aumentando il numero dei dischi e vengono inserite tre sfere sullo spingidisco per diminuire la superficie di attrito.

Sul 125 fu montato un cilindro con cinque travasi, la canna in ghisa ed il carburatore Mikuni, mentre sul 175 ed il 250 vennero rivisti i diagrammi e montato il nuovo carburatore Dell'Orto, più facilmente adattabile alle esigenze del motore, rispetto ai Bing.
La novità della stagione fu però rappresentata dall'entrata un produzione di una nuova cilindrata da 347 cc (alesaggio 82mm e corsa 66 mm) ad ammissione tradizionale al cilindro e lamellare nei carter, con i tubi del telaio di sezione maggiorata.
Aumentando ulteriormente di due millimetri l’alesaggio, si arrivò al motore del 367 di Guglielmo Andreini che, con il carburatore Bing da 36, erogava 46 cavalli, ed era supportato dal cambio a cinque marce.
Altre novità furono rappresentate dalla cassa filtro in materiale plastico più resistente e stampata
con un nuovo sistema chiamato "a rotazione", nonché le marmitte ed i silenziatori per tutte le cilindrate.
Anche le sovrastrutture in plastica vennero completamente ridisegnate, sia i parafanghi più avvolgenti, sia le fiancatine che la mascherina portafaro.


-
-
-
-
-
-
13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24