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La colorazione dei modelli da 125, 175 e 250 rimase invariata, bianco e rosso, mentre per il 347, che già si presentava con il motore color arancio,  venne preferita una livrea bianco e arancio.
I primi modelli TF1, nelle cilindrate 125, 175, 250 e 347, sia cross che regolarità, vennero commercializzati a partire da aprile 1979, mentre il 370 entrò in produzione solo da ottobre.
In occasione del classico appuntamento autunnale del Motosalone, vennero presentate le nuove TF1 da 125, 175, 250 cc, pressochè identiche alle precedenti, ma con la nuova colorazione arancio bianco nera, come già sul 347 e 370.
Il 1979 fu l’ultimo anno in cui, sulle moto ufficiali, vennero montati i serbatoi in alluminio.
Motoristicamente le variazioni più importanti riguardarono il 125 cc con l'adozione di un nuovo
cilindro a canna cromata in nikasil a cinque travasi più due booster allo scarico e l'utilizzo di un carburatore Dell' Orto PHBE 34.
A cavallo tra il 79 e l’80 iniziò anche un rapporto di collaborazione con la Fiorentina Gori, alla quale vennero forniti i motori Rotax.
Anche sul versante agonistico l’SWM si dimostrò estremamente attiva e la stagione si chiuse con molti primi posti.

Nel Campionato Italiano Gualtiero Brissoni, nella classe 125, e Franco Gualdi, nella classe 250, ottennero due bellissimi primi posti, ma il sucesso nel Campionato Europeo fu ancora più consistente: oltre alla conferma di Brissoni e Gualdi l’SWM si aggiudicò una terza classe, la 175, con Andrea Marinoni.
L’esito finale del Campionato Europeo fu clamorosamente anticipato alla Valli Bergamasche (19/20 maggio) cui si aggiunse il secondo posto di Guglielmo Andreini nella classe 500.
Nel Campionato Italiano cadetti, bella l’affermazione nella classe 50 della giovane promessa, Edy Orioli.
A completamento di un’annata ricca di successi e soddisfazioni si aggiunsero gli importanti risultati colti alla Sei Giorni tedesca di Neukirchen (10/15 settembre) dove l'Italia vinse il Trofeo con una squadra mista composta da tre piloti SWM (Andreini, Brissoni e Franco Gualdi), e tre KTM (Andrioletti, Croci e Taiocchi).
Il bilancio fu più che positivo anche grazie alla vittoria in due classi, la 175 con Marinoni e la 500 con Andreini, e la seconda piazza in altre due, la 250 con Gualdi e la 350 con Brissoni.
Il ricco palmares fu ulteriormente rimpinguato dal primo posto di Guglielmo Andreini nel Campionato Italiano di cross, classe 500, ed il primo posto di Jean Claud Laquaye, nella classe 250, del Campionato Belga di cross.
Un altro primato da ascrivere alla SWM fu la sua indubbia capacità di raccogliere sponsor, sino a tapezzare di adesivi qualunque spazio si prestasse ad accogliere pubblicità.
Nel solo tratto anteriore del parafango, compreso il portafaro integrato, si potevano contare sedici differenti sponsor.
Questa presenza massiccia di adesivi caratterizzò ulteriormente le moto ufficiali.


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