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1950 – Nel 1950 e nel 1951 la Jawa disertò la Sei Giorni, probabilmente per questioni buroratiche e politiche, ma non cessò un solo momento di sviluppare sempre nuovi progetti.
A partire dal 1951, il Motokov, ovvero il Dipartimento del Ministero dell’Industria incaricato di coordinare la produzione di automobili e motociclette, decise di differenziare la produzione dei marchi Jawa e CZ, introducendo il criterio in base al quale le moto prodotte dalle due aziende non potevano avere più di un tot di pezzi in comune.
Effettivamente, nel corso della sua storia la Jawa si dedicò prevalentemente all’enduro ed, in particolare alle grandi cilindrate, mentre la CZ privilegiò il cross e si dedicò anche alle piccole cilindrate, ma le direttive non furono mai nette e le due aziende continuarono, in molti casi, a produrre le stesse moto, od a partecipare alle stesse competizioni.
Presso ciascuna delle due case vennero allestiti due differenti ed autonomi centri di ricerca al fine di suddividere lo sforzo agonistico, ma per molte stagioni i ruoli restarono indefiniti e, a volte, concorrenti.
Sin dall’immediato dopoguerra la Jawa gettò le basi del suo folgorante successo che, negli anni ‘70, si trasformò in un autentico strapotere, che la consacrò per sempre fra le regine dell’enduro.

Il Reparto Corse, esattamente denominato “Reparto Ricerca e Sviluppo”, era decentrato rispetto alla fabbrica principale, un’entità autonoma che sviluppava tecnologie d’avanguardia, al riparo da occhi indiscreti e svincolato da problematiche aziendali o produttive.
Per poter garantire il massimo dell’efficienza, il Reparto Ricerca e Sviluppo, in un secondo momento venne addirittura spostato ad una cinquantina di chilometri da Praga.
La sua nascita e crescita fu simultanea alla nascita e crescita di una squadra di piloti eccellenti, inquadrati nei rigidi, ma anche privilegiati ranghi militari, atleticamente preparati, che non ebbero rivali per molti anni.
Organizzati all’interno del potente Gruppo Sportivo Militare Dukla, di Praga, godevano dell’assistenza diretta dell’intero Reparto Corse, che provvedeva ad ogni necessità tecnico meccanica.
Entrambi lavorarono sempre in stretto contatto e, finchè lo stato cecoslovacco fu in grado di erogare sufficienti risorse, la sintesi degli sforzi congiunti rappresentò il segreto di una pressochè infinita serie di schiaccianti vittorie.


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