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1962 – Nel 1962 venne rivisitata l’intera gamma, con l’apporto di notevoli migliorie, che caratterizzano la nuova serie stradale, denominata Typ 559.
Si differenziarono ulteriormente i modelli preparati per le competizioni in fuoristrada, la cui potenza era salita a 20 cv a 5200 gm, per il 250 Typ 579, e 25 cv per il 350 e Typ 575.
Per sfruttare al meglio la maggior potenza, ottenuta anche grazie ad un nuovo diagramma di distribuzione ed un maggior rapporto di compressione, fu adottata una frizione più robusta.
Rispetto alle versioni stradali, il cui pedale del cambio svolgeva anche la funzione di leva d’accensione, sui modelli da enduro, la leva dello starter, pur essendo anch’essa coassiale al cambio, era separata ed indipendente.
Esteticamente i due particolari che si notano immediatamente sono il serbatoio di forma differente e la sostituzione della carenatura posteriore in lamiera con una molto più leggera grembiulina in vinilpelle, di un color rosso vivo.
Alla Sei Giorni di Garmisch -Partenkirchen (17/ 22 settembre), fu rispettato un copione ormai consueto ed il team cecoslovacco, composto da Frantishek Boushka, Frantishek Hòffer, Drahoslav Miarka, Zdenehk Polánka, Bohuslav Rouchka, Vladimír Shtepán si aggiudicò il Trofeo, il settimo dal dopoguerra.

1963 – Nel 1963 la lunga e gloriosa cavalcata della Kyvachka era ormai giunta alla fine della sua carriera e le moto cecoslovacche dovettero cedere il passo alle cugine della DDR, le nere e marziali MZ, il cui sviluppo tecnologico era talmente avanzato da permettere loro di dominare l’intero decennio.
In casa Jawa, iniziò quindi un periodo di ricerca e collaudo di nuove soluzioni che, pur non ottenendo gli strabilianti risultati cui la Jawa aveva abituato il suo pubblico, non fu avaro di vittorie, anche prestigiose.
L’evoluzione delle moto proseguì costante, pur se non in modo omogeneo.
Su alcuni modelli si notarono interessanti modifiche, come il parafango anteriore alto o i tubi di scarico alti, ma si notò, in particolare, una maggior alettatura dei cilindri.
Alla Sei Giorni casalinga di Spindleruv Mlyn (2/7 settembre), nel Trofeo, la Cecoslovacchia (Miarka, Polanka, Zemen, tutti su CZ, Klimt, Shtepán e Hoffer, tutti su Jawa), si dovette accontentare del 3° posto alle spalle delle MZ della DDR e delle Guzzi della squadra italiana.
Il risultato migliore lo colse Vladimír Shtepán, 1° nella classe 500 cc.


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