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1959 – La Sei Giorni cecoslovacca di Gottwaldov (14/19 settembre), fu caratterizzata da un testa testa fra la squadra italiana e quella ceca, concluso solo l’ultimo giorno in seguito al ritiro del nostro Enrico Vanoncini, e la retrocessione al 2° posto del team italiano (Masserini, Moscheni, Mattioli, G.F. Saini, Strenghetto e Vanoncini).
Ancora una volta fu il trionfo per le Jawa CZ, che conquistarono sia il Trofeo (Vladimír Shedina, Sasha Klimt, Antonin Matejka, Zdenehk Polánka, Jaroslav Pudil e Bohuslav Rouchka), che il Vaso d’Argento.
Con quest’ultima affermazione si chiuse il primo decennio dalla fine della seconda guerra mondiale.
Dal 1947 al 1959 la Jawa conquistò sei volte il Trofeo e otto volte il Vaso d’Argento, una performace ineguagliata che la consacra come la moto regina degli anni 50.
Nel 1959, ritroviamo, per la prima volta, una Jawa, nella classifica della Valli Bergamasche (san Pellegrino  22/24 maggio), anche se si trattò di una partecipazione singola e “privata”, del tedesco Herbert Teuber, che in sella alla sua Jawa 250, si classificò 27°.

1960 – La presenza della Jawa sulla scena internazionale si fece sentire anche nel 1960, e solo una questione regolamentare le impedì di ribadire la sua superiorità.
Alla Sei Giorni austriaca di Bad Aussee (19/24 settembre), infatti, il team ceco tenne testa alla concorrenza per i primi quattro giorni, finchè si vide retrocesso al terzo posto per una disavventura alla CZ 175 di Zdenak Polanka.

Dopodichè, i Cechi iniziarono una lenta rimonta e, per il rotto della cuffia, proprio nell’ultima prova del sesto giorno, riuscirono a compiere il prodigio di raggiungere il primo posto, seguiti da inglesi e svedesi.
Senonchè la giuria, riunitasi la domenica mattina, dopo un acceso dibattito e con voto segreto, annullò le ultime prove, ribaltò nuovamente la classifica ed assegnò la vittoria alla squadra di casa.
A nulla servirono le vibrate proteste dei Cechi che non riusirono a modificare il verdetto.
A dimostrazione di quanto le Jawa fossero diffuse e apprezzate nel mondo, alla Sei Giorni di Bad Aussee, per la seconda volta nella storia, partecipò un pilota americano, Walt Axthelm, un pioniere di questa disciplina, che, in sella ad una Jawa 250, si dovette ritirare il 4° giorno.

1961 – L’anno successivo, la Sei Giorni ritornò in Inghilterra, a Llandrindod Wells (2/7 ottobre), e durante l’intera settimana, Germania Occ. BDR, Italia e Cecoslovacchia si contesero il primato, ma ancora una volta, il risultato finale fu deciso nelle ultime battute.
La rottura della catena e conseguente blocco della scatola del cambio della Jawa 350 di Vladimir Sedina, il sesto e ultimo giorno di gara, relegò l’intera squadra (B. Roucka CZ 125, Z. Polanka CZ 175, J. Pudil CZ 175, S. Klimt Jawa 250, A. Matejka Jawa 250, V. Shedina Jawa 350, Team manager J. Krivka), al terzo posto, alle spalle della Germania e dell’Italia.
Il successo non mancò invece al Team Cecoslovacchia B (F. Bouska Jawa 250, O. Hamrsmid Jawa 350, F. Hofer Jawa 350, V. Stepan Jawa 350, Team manager F. Mosna), che conquistò il nono Vaso d’Argento.


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