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1954 – Nel 1954 fece il suo esordio una nuova moto, la Kývačka (che  significa "molleggiata"), impreziosita da un moderno forcellone oscillante in luogo della vecchia “ruota guidata”, da forcelle anteriori di maggior escursione e dal motore da 250 cc, potenziato a 12 cv.
Come già per la Pérak, furono proposte quattro differenti motorizzazioni: da 125 cc (52 mm x 58 mm) Typ 351, da 150 cc (57 mm x 58 mm) Typ 352, da 250 cc (65 mm x 75 mm) Typ 353, e da 350 cc (58 mm x 65 mm) Typ 354.
La Kyvachka era dotata di una carenatura avvolgente che rivestiva il posteriore; al suo interno erano ricavati dei comodi bauletti porta attrezzi oltre ad uno spazio protetto per l’aspirazione.
A differenza dei modelli stradali che utilizzavano un filtro in metallo sul carburatore, sui modelli destinati alle competizioni in fuoristrada, all’interno della zona carenata sotto la sella, fu alloggiata una cassa filtro, ben protetta, che si collegava al carburatore con speciali condotti in lamiera e gomma. 
La Kyvachka 350, pur non superando mai i 5.000 gm, vantava ben 18 cv.
Sempre lo stesso anno, la Jawa mise in produzione per la vendita al pubblico, un particolare modello adatto alle competizioni in fuoristrada, derivato dalla Kyvachka 250, e denominato Six Days (Typ 553), oltre ad un’analoga versione da cross.
Le moto si presentavano molto bene ed erano praticamente identiche ai modelli ufficiali.

Va però ricordato che erano anni in cui le moto ufficiali avevano fortissimi legami con le moto di serie; estetitcamente, non differivano di molto dai modelli stradali, tranne che per i pneumatici artigliati, i parafanghi meno avvolgenti e sollevati rispetto alle ruote, una protezione sotto il motore, i tubi di scarico leggermente curvati verso l’alto, un registro giornaliero ed un orologio, incassati nella carena del faro.
Le Jawa si avvalsero anche della preziosa collaborazione della Barum, nota ed affermata fabbrica di pneumatici con sede nella regione di Zlin, a Otrokovice (attuale Repubblica Ceca), che per molti anni, fornì le moto cecolsovacche di ottime gomme da enduro, accompagnate da solide camere d’aria, dall’inusuale color rosa.
La Typ 553 fu prodotta sino al 1961, e progressivamente migliorata, evolvendosi nella Typ 553/02, 03 e 04.
Rispetto alla versione stradale, il motore del modello Six Days fu potenziato.
Grazie ad un maggior rapporto di compressione, 8:1, erogava “solo” 15 cv, a differenza della versione cross che arrivava a 17,5.
Numerosi esemplari di questa versione furono venduti in Olanda, Belgio, Svezia e Finlandia dove, già allora, l’enduro era molto diffuso.


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